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Davide Frisoni

Davide Frisoni è nato nel 1965 a Rimini, città in cui vive e lavora. Si è formato presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna.
Lampioni, palazzi, automobili, semafori, insegne luminose, sono i soggetti principali dei dipinti di Frisoni, che coglie la bellezza nelle strade delle metropoli e negli scorci cittadini. Ma non solo, Frisoni è affascinato anche dalle vedute collinari e naturalistiche della sua Romagna.
I giochi luministici e la sensazione che le opere possano continuare e andare oltre il limite fisico della tela sono tratti distintivi della sua poetica.
Le sue opere sono presenti in musei, collezioni private nazionali e internazionali, ad esempio presso la Ducati Collection di Tokyo e alla Sharon Gallery San Diego in California.
Frisoni ha partecipato a numerosi eventi di rilevanza internazionale, tra i quali ricordiamo Art Expo di New York (2004), Art Basel Miami (2010), la 54° Biennale di Venezia (2011). Inoltre, ha esposto in occasione della Biennale di Istanbul (2015) e ha iniziato un’importante collaborazione con numerose gallerie d’arte private turche che dura tuttora.
Nel 2021, in occasione dell’anno Dantesco, Davide Frisoni ha realizzato una serie di opere sull’opera del Divin Poeta, la cui mostra itinerante ha toccato varie città italiane.

Leonardo Blanco

Leonardo Blanco è nato a Santarcangelo di Romagna nel 1968. Oggi vive e lavora nella Repubblica di San Marino.
Blanco si muove dalla scultura alla pittura fino all’installazione.
Nei suoi dipinti astratti il protagonista assoluto è il gesto: un segno immediato, rapido, realizzato non con un semplice pennello, ma con l’ausilio di tutta la forza del proprio corpo. Le opere di Blanco, slegate da ogni riferimento figurativo, hanno un forte potere attrattivo e coinvolgente: inevitabile stabilire un dialogo emotivo tra l’opera e chi la osserva; le immagini suscitano nell’osservatore diverse impressioni e lo portano a recepire il messaggio personale dell’autore.
Utilizza materiali di supporto differente, dalla carta, al legno e all’alluminio, sui quali lavora per accumulo di strati di materia pittorica e resina per creare superfici lucide.
Leonardo Blanco vede le proprie opere d’arte in numerose collezioni d’arte pubbliche e private, in Italia, in Belgio, a Londra, a Los Angeles, a Istanbul, negli Emirati Arabi Uniti. Inoltre, ha partecipato alla Biennale d’Arte di Pechino (2005), alla 53° Biennale Arte di Venezia (2009) ed è vincitore di importanti concorsi per committenze pubbliche.

Marialuisa Tadei

Marialuisa Tadei è nata a Rimini nel 1964. Ha studiato Storia dell’Arte all’Università di Bologna e Pittura all’Accademia di Belle Arti di Bologna. Successivamente ha frequentato il Goldsmiths College di Londra ed è stata, per alcuni anni, allieva di Jannis Kounellis a Düsseldorf.
Oggi vive a Londra, ma collabora con numerose istituzioni italiane e continua a portare avanti progetti nel proprio spazio espositivo, Il Giardino Bianco Art Space di Venezia.
Nel corso della sua carriera ha sperimentato -e lo fa tuttora- molteplici tecniche artistiche, ma dai primi anni Novanta si dedica prevalentemente alla scultura.
Realizza opere scultoree utilizzando materiali differenti, spaziando da varie tipologie di marmo, al metallo fino al vetro soffiato. La materia entra in rapporto con la luce, respingendola o assorbendola. Ciò che caratterizza i lavori della Tadei è la capacità di invertire le qualità intrinseche dei materiali: ciò che è inconsistente si fa pesante e viceversa.
Il suo linguaggio artistico è spirituale ed evocativo, il risultato sono vere e proprie poesie ermetiche. Gli elementi sono accostanti delicatamente, si intrecciano e si sfiorano con armonia.
Nelle sculture di Marialuisa vi è il ricordo di tempi e di mondi lontani, altri. L’obbiettivo esplicito dell’artista è quello di avvicinare l’uomo ad una dimensione assoluta.

Le sue opere si trovano in musei italiani e internazionali, come il famoso Yorkshire Sculpture Park.
Marialuisa Tadei, inoltre, ha realizzato lavori per varie commissioni pubbliche e private, come la scultura per la città di Coral Springs in Florida, per la Florida International University a Miami e per gli uffici del The Times a Londra.
Ha partecipato più volte alla Biennale Arte di Venezia e in occasione della 59° edizione (2022) il suo spazio espositivo ha ospitato il Padiglione del Grenada.
Oggi alcune sue opere sono esposte all’interno della mostra collettiva curata da Vittorio Sgarbi presso il Museo di Palazzo Doebbing a Sutri.

Luca Giovagnoli

Luca Giovagnoli è nato nel 1963 a Rimini, città in cui è tornato a vivere e a lavorare dopo un periodo milanese; le due città abitano le sue tele.
Giovagnoli, nei suoi dipinti, compie un elogio dei momenti quotidiani: scene di vita di coppia, di vita notturna della città lombarda o della capitale della riviera, individui che si rinfrescano in spiaggia, ma non solo.
Il carattere narrativo è preponderante, l’artista mira a evocare atmosfere per rendere eterno un tempo passato destinato a scomparire. Spesso l’incipit che dà forma alle storie di Giovagnoli sono le parole dei conoscenti, ma anche degli sconosciuti, ricordi vaghi di situazioni che riemergono alla mente grazie a fotografie.
I protagonisti sono recuperati dal passato e slegati da ogni tempo, per questo hanno perso i loro tratti somatici e distintivi, il processo li ha resi mere icone. I soggetti dell’universo dell’artista sono immersi in uno sfondo astratto e concettuale celeste, uno sfondo indefinito, ma fortemente materico e tattile, realizzato con pittura mescolata a sabbia e a ghiaia. Colore indefinito, tra il Carta da Zucchero e il Fiordaliso, ma in cui l’osservatore si immerge profondamente fino a perdersi.
Tra le figure che popolano l’immaginario di Giovagnoli, particolare importanza assume la bagnante e la tuffatrice, rigorosamente con costumi e cuffie anni Cinquanta e Sessanta che riemergono fino a noi.
Luca Giovagnoli è un pittore affermato nel panorama artistico contemporaneo, i suoi lavori sono in numerose collezioni private italiane e internazionali e in istituzioni italiane, tra cui il Museo PART di Rimini.

Alessandro La Motta

Alessandro La Motta è nato a Rimini nel 1966 e nella città romagnola tuttora vive e lavora. Si è formato presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna e in questo periodo di studi partecipa alle sue prime esposizioni collettive.
La Motta utilizza vari medium espressivi, concentrandosi sempre su un elemento che contraddistingue i suoi lavori: il volto. Il viso, soprattutto femminile, diventa esso stesso la superficie su cui sperimentare. I volti sono recuperati dichiaratamente dall’antichità classica e vengono trattati secondo varie tecniche: pittura, collage, sculture.
Le opere d’arte di La Motta presuppongono uno studio puntuale dell’archeologia e della statuaria classica che permette una rivisitazione contemporanea dell’iconografia classica utilizzando materiali moderni. La dimensione del mito e della bellezza sono quindi il fulcro del suo lavoro, ma l’artista agisce su di essi strappando carta, intervenendo con strati di pittura e di cera, raschiando e portando via materia.
La bellezza e la perfezione che caratterizzano un’epoca vengono meno a causa dello scorrere del tempo. Quello che sopravvive è un frammento, che nella contemporaneità è un ricordo dell’ideale classico di bellezza assoluta, che viene logorata adeguandosi ad un’epoca imperfetta e corrotta.

Alessandro La Motta espone i suoi lavori in gallerie private italiane e internazionali, in istituzioni pubbliche, tra le quali il Parlamento Europeo di Bruxelles (2003) l’Università Tongij (2011) e il Parco Archeologico di Naxos-Taormina (dal 2018).
Ha partecipato alla Biennale di Dakar in Senegal (2004), all’Expo Universale di Shanghai (2010) e alla 54° Biennale di Venezia (2011).

Cecile Cornet

Cècile Cornet è nata nel 1995 a Perthuis, oggi vive e lavora tra Marsiglia e Parigi. Dopo gli studi in Storia di Genere, ha frequentato la scuola Kourtrajmé, dove ha scoperto la pittura.
I suoi dipinti sono caratterizzati da una tavolozza pittorica intensa e brillante, ma non vanno confusi per vivaci scene di vita quotidiana. Le tele della Cornet sono immagini intrise di verità. Ogni opera d’arte è una messa in discussione della condizione sociale della donna nella contemporaneità: una ragazza che si guarda allo specchio, una visita ginecologica, una ragazza che si medica una ferita… Scene apparentemente banali che celano una denuncia. Rappresentano il mezzo per veicolare messaggi, un’alternativa alle lacrime e all’urlare a squarcia gola quello che è difficile da pronunciare a parole.
I soggetti sono sempre donne, figure prive di idealizzazione, corpi femminili imperfetti generatori di un’ombra potente, raffigurati in interni domestici. L’abitazione, proprio quanto il corpo della donna, partecipa al messaggio che vuole far arrivare l’artista: la casa ha un duplice significato, da una parte rifugio, dall’altra prigione.
Sono delle rappresentazioni di attimi di silenzio, di violenze nascoste, domestiche o psicologiche. Testimonianze personali che si fanno portavoce di storie collettive.
Cécile Cornet ha esposto in numerose gallerie pubbliche e private parigine come l’Expo Montmartre, allo Château La Coste, al Centre d’Art Fernand Léger, alla Maison Artagon a Galleria Continua.

Silvia Giordani

Silvia Giordani è nata a Vicenza nel 1992, attualmente vive e lavora a Venezia, dove si è formata presso l’Accademia di Belle Arti.
Al centro del suo lavoro pittorico vi è il paesaggio, di cui la Giordani ne va ad indagare il senso e il ruolo nella contemporaneità.
L’ambiente, come lo vediamo e come lo conosciamo, viene meno, quello rappresentato sulle tele è manipolato e alterato, diventando totalmente anti-realistico e irriconoscibile. Il concetto di paesaggio viene stravolto, ogni suo elemento viene spogliato del suo essere e allo stesso tempo viene posto sotto una lente di ingrandimento.
I luoghi diventano altri e si mischiano con dimensioni digitali, spazi lontani e immagini satellitari. Il risultato sono immagini indefinite, sospese e misteriose che inevitabilmente spingono l’osservatore a porsi delle domande e a riflettere sui concetti di spazio e di tempo.
L’artista ha partecipato a numerose mostre collettive, tra le quali il Saint-Petersburg International Cultural Forum a San Pietroburgo e ha realizzato la sua prima mostra personale presso lo Spazio Nadir di Vicenza nel 2016. Attualmente è stata selezionata per svolgere il progetto di residenza per giovani artisti della Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia.

Isadora Capraro

Isadora Capraro è nata nel 1994 e vive a Southampton. Si è formata presso la Scuola Nazionale di Belle Arti Manuel Belgrano di Buenos Aires.
Nei dipinti della Capraro elementi del mondo vegetale e animale si fondono con figure umane e simboli, creando soggetti al limite tra la figurazione e l’astrazione. Nelle tele domina una dimensione sospesa e immobile, l’osservatore viene posto di fronte ad un mondo di quiete in cui immergersi e scoprire in profondità.
Isidora Capraro espone in varie gallerie in Europa, Nord America e Sudamerica.

Elisabetta Angeli

Elisabetta Angeli è nata nel 1980 Rimini, città in cui vive e lavora come grafica e artista.
Dopo essersi formata in grafica e fotografia presso l’Istituto d’Arte Federico Fellini di Riccione ha iniziato a lavorare come graphic designer e successivamente ha fondato Inéditart, il proprio studio creativo.
Le sue opere sono il risultato di una commistione tra illustrazioni, interventi pittorici e collages. I soggetti sono paesaggi di derivazione fiabesca, bagnanti e tuffatrici, ritratti di personaggi iconici del mondo dello spettacolo, della storia e della cultura; tutti caratterizzate dalla piattezza della superficie e dai colori tenui e neutri che spesso entrano in contrasto con un particolare dell’opera.
Elisabetta Angeli ha partecipato a numerose mostre collettive e personali in gallerie italiane.

Paola Amati

Paola Amati è nata nel 1973 a Riccione, oggi vive e lavora a Rimini.
L’arte della Amati nasce con lei: fin da bambina tiene in mano matite e colori e gran parte dei suoi pomeriggi erano occupati dall’attività pittorica.
per anni Paola Amati si è occupata di decorazioni di interni e pittura su stoffa, collaborando con marchi internazionali come Moschino e Rifat Ozbek. Oggi si dedica esclusivamente alla pittura. Le sue tele sono l’espressione personale della sua visione della realtà. Realizza opere materiche costituite da sovrapposizioni di colore spalmato sul supporto con la spatola. I contrasti coloristici sono vivaci e contrastanti. Nei suoi volti nulla è lasciato al caso, ogni sfumatura è fondamentale al messaggio d’insieme.
L’artista realizza racconti astratti e ritratti in cui l’attenzione si focalizza sulla potenza dello sguardo. Gli occhi mettono in luce un mistero celato che abita l’anima di ogni soggetto.
Paola Amati ha esposto in numerose mostre collettive ed è rappresentata dalla galleria d’arte Art-Preview.

Miriam Lopez De La Nieta

Miriam Lopez De la Nieta è nata a Londra nel 1981, da padre spagnolo e madre scozzese. Oggi risiede a Maiorca.
Dopo gli studi di teatro e varie esperienze di performance art ha iniziato ad esplorare il mondo delle arti grafiche e pittoriche. Ha sviluppato una pratica di disegno automatico ad inchiostro su carta. La sua tecnica subisce un’evoluzione ed approda alla pittura ad olio. I soggetti dei suoi lavori sono figure femminile, ibridi tra esseri umani e figure animalesche. Sono soggetti spogliati della propria fisionomia che diventano icone delle emozioni di ogni donna. Spesso sono ritratte in posizioni scomode o/e sensuali, sono figure in grado di liberare i propri istinti e desideri reconditi.
Miriam Lopez De La Nieta ha partecipato a varie esposizioni collettive in Spagna, a Londra, in America e in Italia.

Mara Fabbro

Mara Fabbro è nata a Castello d’Aviano, dove vive e lavora tuttora.
La Fabbro sviluppa la propria pratica artistica come autodidatta. I suoi lavori sono totalmente anti-realistici, nonostante l’artista tragga ispirazione dalla natura e da tutto quello che ci circonda.
Ciò che immediatamente colpisce è l’aspetto materico: lei stessa si definisce “pittore di materia” in quanto si esprime attraverso opere d’arte costituite da un impasto sabbioso, mischiato con resine e colle, steso su un supporto in compensato o in PVC. Le opere, contraddistinte da una texture tridimensionale e tattile, stabiliscono una interazione con l’osservatore. L’intento è proprio quello di comunicare all’uomo la necessità di prendere posizioni e di agire in maniera responsabile riguardo l’ambiente naturale e sociale.
Mara Fabbro si esprime anche attraverso altri medium come fotografia e installazioni.
I suoi lavori sono stati esposti in tutto il mondo, in mostre personali e collettive: Venezia, Rimini, Palermo, Mantova, Trento, Conegliano, Ginevra, Montreux, Lugano, Losanna, Londra e New York.

Renzo Jarno Vandi

Renzo Jarno Vandi è nato nella Repubblica di San Marino nel 1974. È sempre stato un grande appassionato di modellismo automobilistico e non solo; abilmente, ha unito questa passione per le vetture d’epoca con quella per le arti visive e, già da giovanissimo, ha iniziato a realizzare i suoi primi lavori bronzei. Le sue sculture sono sapienti riproduzioni dettagliate, realizzate con la tecnica tradizionale della fusione in bronzo a cera persa, assemblate e saldate con la brasatura degli elementi ed intagliate a mano.
Il suo percorso artistico si evolve e nel tempo Vandi si approccia anche a soggetti figurativi e busti.
Nel frattempo, lavora come modellista di un centro ricerche di un famoso marchio motociclistico.
Oggi le sue sculture vengono battute da importanti case d’asta come Sotheby’s, Bonhams e Christie’s. Sono conservate in collezioni private e pubbliche di tutto il mondo.

Filippo Manfroni

Filippo Manfroni è nato nel 1972 a Rimini dove vive e lavora. Ha frequentato l’Istituto d’Arte di Urbino e successivamente la scuola del fumetto a Milano.
È negli anni duemila che inizia ad avvertire il bisogno di trasmettere e dare forma alle proprie emozioni su una tela, così ha preso avvio il suo percorso pittorico.
Fondamentale e propedeutica ai suoi lavori è l’osservazione, dalla quale apprende un’importante lezione e che gli permette di riflettere a fondo sui suoi soggetti.
Al centro delle opere d’arte di Manfroni è il corpo umano: un corpo che è fisicità ed estetica, ma anche spirito ed emozione. Spesso sono rappresentati ingrandimenti di particolari umani ritratti con grande attenzione anatomica.
I corpi di Manfroni, sia immobili sia in movimento, trasmettono le difficoltà e le insidie dell’esistenza; nonostante la fisicità, quei soggetti sembrano svuotati al loro interno, come privi di peso, come corpi sospesi in grado di librarsi.
Ha esposto in numerose mostre personali e collettive in Italia ed è rappresentato da gallerie private di fama internazionale.

Alberto Pasqual

Alberto Pasqual nasce nel 1965 a Sacile. Dopo il diploma ha fatto esperienza nella bottega di famiglia; proprio qui ha imparato a maneggiare la materia e si è appropriato dei suoi segreti.
Nel corso del suo percorso artistico, Pasqual realizza sculture utilizzando diversi materiali: creta, ceramica, gesso, bronzo, cemento e ferro. Sono opere astratte, ma con un forte valore simbolico. Potenza e fragilità sono racchiuse nello stesso oggetto, che si traduce in un ossimoro dal forte potere evocativo che spinge l’osservatore a mettere in moto una riflessione sulla realtà che lo circonda.
Alberto Pasqual ha realizzato numerosi monumenti commemorativi in città italiane, come il monumento a Marco Pantani (2006) o il bassorilievo in memoria a Pier Paolo Pasolini (2015); ha partecipato a numerose esposizioni personali e collettive in Italia e all’estero (Austria, Germania, Francia, Ungheria, Russia e Stati Uniti).

Lautaro Cuttica

Lautaro Cuttica è nato nel 1987 a Buenos Aires, a nove anni, con la sua famiglia, si è trasferito a New York, dove tuttora vive. Ha frequentato la prestigiosa scuola di architettura Cooper Union di New York, dopo la quale ha deciso di intraprendere la carriera di artista.
Nelle sue tele lo spazio architettonico è predominante e scandisce lo spazio pittorico. L’artista interviene con una pittura densa e materica, caratterizzata da toni accesi e contrastanti. Le architetture dell’artista sono abitate da vari soggetti appartenenti al mondo animale e umano; si tratta di figure caratterizzate da una forte ascendenza baconiana immerse in atmosfere che guardano al Novecento italiano. Sono opere di grandi dimensioni da cui inevitabilmente il visitatore viene attratto ed entra in comunicazione, interrogandosi su questioni attuali.
Lautaro Cuttica ha partecipato in numerose esposizioni collettive e personali a Buenos Aires, negli Stati Uniti, in Inghilterra e in Italia. Ha partecipato a fiere d’arte internazionali e oggi i suoi lavori fanno parte di celebri collezioni private come la Deutsche Bank Art Collection e la Ralph Lauren Art Collection.

Angela Filippini

Angela Filippini è nata a Pesaro nel 1959. Dopo la formazione artistica ha operato per anni nel settore della moda, collaborando con celebri marchi, tra cui Prada e Moschino.
Nonostante il cambio di percorso, l’elemento primario è rimasto lo stesso: il tessuto. L’atto creativo di Angela Filippini inizia dal rotolo di stoffa, al quale vengono tolti fili di trama e ordito. La tela, più sottile e leggera, passa dall’essere mero supporto, spesso ignorato, a protagonista indiscusso. Questa operazione è il tratto distintivo della Filippini e attraverso questo atto di sottrazione si scopre la terza dimensione, non attraverso la sovrapposizione di strati di materiale, ma andando a bucare e a tagliare. In un secondo momento, tutto ciò che è stato “scavato” viene restituito, ma secondo un’analisi e una ricomposizione inedita, unendo tessuto, vernice e materia, per dar vita a nuovi significati.
Questi lavori danno forma ai sentimenti, alle paure e ai desideri dell’artista. Richiamano alla mente paesaggi naturali congelati o notturni, legati sempre all’esperienza personale dell’artista.
Angela Filippini, compiendo uno scavo nel supporto, al contempo, compie uno scavo concettuale in sé stessa.
Le sue opere oggi fanno parte di importanti collezioni private di tutto il mondo.

Mauro Pipani

Mauro Pipani è nato a Cesenatico nel 1953. Oggi vive e lavora tra Cesena e Verona e qui è docente di tecniche pittoriche presso l’Accademia di Belle Arti. Si è formato presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna. I suoi esordi artistici avvengono, nel periodo bolognese, all’interno di un collettivo diretto da Dario Fo e negli stessi anni entra in contatto con figure come Franco Fortini e Pier Paolo Pasolini.
Pittura, fotografia, disegno, parole, sono tracce sottili che Pipani colloca nei suoi lavori per realizzare opere d’arte caratterizzate da superfici auree e perlacee, quasi iridescenti.

L’obbiettivo dell’artista è dare una forma a pensieri, emozioni e ricordi e per far ciò ricorre all’elemento dell’acqua. L’acqua è il fil rouge delle sue opere e della sua esistenza: quella dell’Adriatico, ma anche quella dei fiumi delle città in cui vive. L’acqua è vita pura, un elemento in cui esistono gli attimi del passato e in cui ci si può specchiare, tuffare, per guardarsi dentro, per restare soli, per riflettere e per ritrovarsi.
I soggetti sono acque marine calme o increspate dalle proprie inquietudini. Pipani immergendosi in queste acque compie un tuffo nel proprio mondo e l’osservatore può fare lo stesso per superare la dimensione del presente.
Le cornici delle opere rappresentano un confine, sono metalliche e fanno da barriera a questo varco temporale luminoso.
I lavori di Pipani sono il risultato di una varietà di tecniche differenti, di una sinfonia di carte pregiate, di garze, di superfici riflettenti, di colature di cera, di pigmenti e di resine.

Mauro Pipani ha partecipato a numerose mostre collettive e personali curate da personalità di spicco come Vittoria Coen e Renato Barilli. Ha esposto presso la Biennale del Disegno di Rimini (2016, 2018) e collabora con le gallerie d’arte di Betrice Burati Anderson a Venezia e l’Augeo Art Space di Rimini.

Moreno Ovani

Moreno Ovani è nato a Pesaro nel 1969; nella stessa città vive e lavora tuttora.
Ovani è un artista autodidatta. Realizza opere figurative di grandi formati caratterizzate da un potente chiaroscuro che permette alle figure di emergere dallo sfondo. I soggetti sono riproduzioni di sculture classiche o corpi umani che vengono modellati dalla luce intensa. Il chiaroscuro assoggetta le immagini a due forze contrastanti: una potenza luminosa e una oscura. Sono figure bipartite tra tensione e armonia, sentimenti che rimandano al sentire, alle esperienze e al vissuto personale dell’artista.
Moreno Ovani per i suoi dipinti utilizza l’olio e l’acrilico su carta successivamente incollata su tela. Per ottenere l’effetto desiderato l’artista si serve di pennelli, spugne di mare e ossi di seppia, così da raggiungere il risultato sgranato e patinato tipico delle fotografie d’epoca. Le tele sono usurate e riportano lacerazioni e aggiustamenti con nastro adesivo.
Ovani ha esposto in numerose mostre collettive e personali in Italia e ha ottenuto il iconoscimento di “Miglior artista figurativo 2019” e il premio Eureka.

Mario Cannito

Mario Cannito è nato a Rimini e oggi vive e lavora nella casa-studio sulle colline di Gemmano. È un pittore autodidatta. Dopo le sperimentazioni di varie tecniche artistiche Cannito è arrivato alla definizione del suo stile personale caratterizzato da un linguaggio espressivo infantile e ben leggibile, vicino accostabile all’automatismo psichico novecentesco. I colori utilizzati sono potenti e vivaci e i contrasti sono azzardati, sono pure espressione della forza e del sentire dell’artista in quel dato momento. Per Cannito le opere d’arte costituiscono la trascrizione dei propri pensieri, un diario di bordo della propria vita, danno forma e illustrano il suo cammino.
Mario Cannito ha partecipato a varie mostre collettive e personali e ha esposto in occasione di eventi, fiere d’arte e biennali in Italia e all’estero.

Davide Conti

Davide Conti è nato nel 1970 a Bologna. Oggi vive e lavora a Misano Adriatico. Dopo la formazione presso l’Istituto d’arte e l’Accademia di Belle Arti di Bologna ha perfezionato il suo linguaggio artistico presso il Collegio Artistico Venturoli.
Conti si occupa di design grafico in alcune case editrici, ma in parallelo porta avanti la sua attività artistica. Si esprime principalmente attraverso la fotografia, creando opere ibride tra fotografia, pittura e grafica.
I suoi lavori portano nella contemporaneità figure dell’antichità classica, vere e proprie icone, che si fanno veicoli di tematiche attuali e stimolano nell’osservatore una riflessione sulla condizione sociale dell’uomo.
I corpi dei soggetti sono predominanti, sono modellati dalla luce grazie alla quale emerge una sentita fisicità: essi non rappresentano alcun modello sono veri e propri uomini in carne ed ossa.
Conti è inserito nel circuito delle fiere d’arte contemporanea e partecipa a numerose esposizioni collettive e personali in gallerie pubbliche e private italiane.

Amadori Lorenzo

Lorenzo Amadori è nato a Pesaro, dove vive e lavora. Si è diplomato all’Istituto d’Arte di Urbino in Disegno Animato, successivamente si è laureato in Pittura all’Accademia di Belle Arti di Urbino.
Lorenzo Amadori è pittore, scultore e incisore e tutte le sue opere celano sotto il loro aspetto ironico e fanciullesco denunce politiche e socioculturali. I suoi lavori si possono collocare tra il Surrealismo e la Pop Art, basti pensare alle grandi sculture di Claes Oldenburg.
La poetica di Amadori oscilla tra immaginario e realtà, tra dolore ed ironia, tra bellezza e disarmonia.
Il protagonista indiscusso dei suoi lavori è il mare: qualcuno sta per tuffarsi di testa mentre altri galleggiano facendo il morto. Sono opere iperrealistiche attraverso le quali l’artista fa giungere all’osservatore due sensazioni contrastanti: la freschezza e la salsedine dell’acqua, quindi una sensazione di tranquillità, ma allo stesso tempo, un dolore costante e latente. Di fronte a queste tele si ha la sensazione che qualcosa stia per mutare.
Le sculture, realizzate in cartapesta policroma, presentano soggetti del mondo animale che vengono umanizzati: il maiale indossa un collier di perle e il pinguino i calzettoni a righe. L’artista riesce a dar forma concreta al suo universo onirico e alla sua immaginazione, ma sotto questo aspetto fantastico e giocoso si cela l’invito ad attuare riflessioni su tematiche di attualità.
Lorenzo Amadori continua a sperimentare nuove forme espressive ed espone in mostre collettive e personali presso gallerie d’arte pubbliche e private italiane.

Angela Leyva

Angela Leyva è nata nel 1987 a Città del Messico. Ha studiato Arti Visive e Plastiche presso la Scuola Nazionale di Pittura, Scultura e Incisione “La Esmeralda” di Città del Messico e successivamente ha frequentato un master e un dottorato presso la Facoltà di Arte e Design dell’Università Nazionale Autonoma del Messico. Oggi vive e lavora a Città del Messico.
Il lavoro di Angela Leyva si concentra sull’esplorazione delle specificità umane. Prima della realizzazione dei suoi ritratti esegue delle operazioni propedeutiche di ricerca di informazioni in archivi o di oggetti personali dei soggetti rappresentati; ogni dettaglio, apparentemente banale e comune, è indispensabile per ricostruire il protagonista dell’opera.
Attraverso la ritrattistica Angela Leyva compie delle riflessioni su ognuno di noi e sul nostro posto e ruolo nella società e nel mondo.
Tra la sua produzione artistica spicca una serie di ritratti realizzati partendo dalla documentazione fotografica di bambini affetti da patologie (sotto condizioni di utilizzo particolari). L’artista ha reinterpretato questi volti infantili d’archivio utilizzando una tecnica mista tra pittura, cera e stampa. Crea una velatura, come se quegli individui fossero separati da noi da una patina opaca, ma allo stesso tempo, conferisce a questi bambini una seconda esistenza.
L’artista ha preso parte al programma educativo SOMA. Ha partecipato a varie mostre collettive e personali in Argentina, Cile, Colombia, Spagna e in Messico, in prestigiose istituzioni come presso il Museo Rufino Tamayo e il Museo di Arte Moderna dello Stato del Messico.

Diletta Innocenti Fagni

Diletta Innocenti Fagni è nata a Firenze nel 1988. Oggi vive e lavora spostandosi tra la sua città natale e Roma. Si è formata a Roma studiando arte, cinema e teatro.
Le sue tele riproducono atmosfere sospese in un tempo indefinito, rappresentano l’intimità di un attimo che è destinato a durare per sempre.
Alcuni dipinti richiamano le scene affollate manieriste. Altre serie di opere, di recente produzione, sono invece lo sguardo voyeuristico di scene intime e momenti privati, dolci, romantici e sensuali. Questi dipinti mirano a rappresentare il concetto di intimità attraverso un vero e proprio elogio alla donna e della femminilità.
Ha partecipato a mostre collettive e personali in Italia e all’estero, in Francia, Turchia, Svizzera, Regno Unito, Stati Uniti.

Carlo Ravaioli

Carlo Ravaioli è nato nel 1954 a Coccolia, paese tra colline e mare Adriatico. Ha frequentato la facoltà di Architettura a Firenze e ha partecipato a corsi di disegno anatomico presso l’ospedale Rizzoli di Bologna.
Fin da piccolo ha dimostrato un forte interesse per le arti figurative, realizzava disegni rappresentanti i luoghi in cui trascorreva le sue giornate infantili: i campi arati, le coltivazioni di grano, i corsi d’acqua e il panorama innevato. Guarda al Novecento italiano, a Casorati e alle atmosfere stranianti di De Chirico, ma i soggetti della sua terra d’origine, la campagna ravennate e interni di abitazioni, permangono fino ad oggi nei suoi lavori. Le dimensioni di Ravaioli sono sospese, ci si immerge in un universo altro, tra la realtà ed un immaginario onirico e fiabesco.
I dipinti di Carlo Ravaioli sono una manifestazione delle tematiche a lui care, realizzati con estrema cura e meticolosità. Come le tinte, pastose e tenui, realizzate dall’artista impastando terre e ossidi.
Ha esposto in numerose mostre collettive e personali in gallerie private ed istituzioni pubbliche italiane e internazionali.

Agatino Raciti

Agatino Raciti è nato nel 1970 a Catania, dove vive e lavora tuttora. Ha frequentato l’istituto d’arte, successivamente la Facoltà di Architettura di Reggio Calabria e oggi affianca alla professione di architetto quella di pittore.
Nelle sue tele le figure si scompongono, perdono i propri connotati, divenendo pura forza. Sono forme plastiche di puro gesto che mettono in luce situazioni lontane dagli sguardi.
Sono corpi in movimento, espliciti richiami alle figure boccioniane, ma anche agli autoritratti di Egon Schiele e alla pesante plasticità dei corpi masacceschi. Raciti guarda ai maestri, ma con un occhio contemporaneo, totalmente personale e spregiudicato.
L’artista ha partecipato a diverse mostre personali e collettive in città italiane e straniere tra cui Vienna e Berlino.

Yazici Yigit

Yigit Yazici è nato a Bursa, in Turchia, nel 1969.
Le sue opere si avvicinano alla Pop Art di Warhol, di Lichtestein e di Wesselmann. Riproduce oggetti che fanno parte della vita quotidiana, interni di negozi e spazi pubblici. Le figure sono avulse dal contesto, ma anche se apparentemente prive di senso, sono immagini guida che celano un significato da scoprire.
Sono opere caotiche alla vista, dominate dai forti contrasti coloristici. Le tinte sono accese e sgargianti, le campiture piatte e delimitate da netti confini. Si avvicina alla grafica pubblicitaria, alla fumettistica e alla Street Art.
Ha esposto in occasione della Miami Artweek che si è tenuta a Miami nel 2022. Partecipa a numerose mostre collettive e personali, soprattutto in Turchia, negli Stati Uniti e nel Regno Unito, collaborando con prestigiose gallerie d’arte come la Saatchi Gallery di Londra.

Maria Giovanna Zanella

Maria Giovanna Zanella è nata a Schio nel 1991. Ha studiato pittura presso l’Accademia delle Belle Arti di Venezia, città in cui vive e lavora.
Le opere dell’artista hanno come fulcro il corpo umano che è simbolo di esistenza. Le figure, caratterizzate da un aspetto tattile, si collocano vicino allo sguardo dell’osservatore. I suoi corpi sono antiestetici, in forte opposizione ai canoni dominanti. I soggetti della Zanella sono masse, sono pura materia, privi di qualsiasi identificazione fisionomica e trasportano chi osserva all’interno di una scena intima. A dominare le immagini è sempre il ventre, maschile o femminile, voluminoso, con l’epidermide resa in maniera attenta, per sottolineare l’aspetto materico.
Sono figure animalesche, attraverso le quali l’artista compie un personale percorso introspettivo teso ad indagare una spiritualità carnale.
Il corpo umano è il centro dell’attenzione dell’artista anche per le opere scultoree, di piccole e medie dimensioni, che riproducono parti umane in relazione tra loro.
Maria Giovanna Zanella espone le sue opere in mostre personali e collettive in Italia e in gallerie d’arte internazionali.

Fabiano Vicentini

Fabiano Vicentini è nato a Verona nel 1993. Si è diplomato in Decorazione-Arte contemporanea presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia, città in cui vive e lavora.
I suoi dipinti sono narrazioni in cui un elemento entra in conflitto con gli altri, interrompendo la continuità ritmica, il risultato è quindi un rebus con un effetto visivamente disturbante ed enigmatico.
Sulle tele si condensano le immagini che circondano l’artista: grafiche pubblicitarie, videogiochi, disegni, riviste, pagine web, generando sequenze di pure forme.
Si crea così un campo di associazioni libero, dove simboli, lettere e numeri vanno a costruire un linguaggio aperto a diverse interpretazioni.
Fabiano Vicentini ha esposto in occasione di numerose mostre collettive in Italia e all’estero.

Sandro Lettieri

Sandro Lettieri è nato a Milano nel 1971. Fin da bambino ha dimostrato un forte interesse per le arti figurative. Sandro inizia i suoi studi artistici presso la Scuola del Fumetto di Milano e successivamente frequenta la palestra artistica ODA di Milano, dove approfondisce le tecniche pittoriche.
L’artista, ispirandosi al movimento della Factory di Andy Warhol, ha iniziato a realizzare opere su tela utilizzando materiali differenti come la pittura ad olio, acrilici, materie metamorfiche (quarzite) e materiale di riciclo. In alcune opere di Lettieri, l’oggetto cessa di essere soggette e diventa supporto, precisamente i pacchetti di sigarette si trasformano in base su cui raffigurare icone come Mao-Tse-Tung, Mickey Mouse, guardando ancora una volta all’iniziatore della Pop Art. Quello che era un vizio dannoso viene trasformato in una virtù artistica.
Lettieri affianca alla sua attività artistica quella di tatuatore, unendo i due mondi.
L’artista ha esposto in numerose mostre collettive ed è rappresentato dalla galleria d’arte Art-Preview.

Paolo Simonazzi

Paolo Simonazzi è nato nel 1961 a Reggio Emilia dove vive e lavora come medico e artista. Paolo Simonazzi, durante il suo percorso artistico, ha compiuto evoluzioni stilistiche e tematiche decisive. Le sue fotografie sono vere e proprie narrazioni e ci parlano del legame tra “l’estraneo” e quello che riconosciamo come “domestico”. Sono immagini che riproducono spazi lontani o vicini all’anima (e al corpo) dell’artista. Sono luoghi di provincia, paesi rurali, piccole realtà e atmosfere sospese, dove la linea di separazione tra reale e surreale è sfumata. Vengono immortalati oggetti e attività quotidiane che permettono di creare un dialogo e un legame intimo con l’osservatore. Gli scatti di Simonazzi riescono ad arrivare a fondo nei nostri ricordi e mettono in moto una riconnessione con le nostre radici.
Simonazzi ha pubblicato numerosi libri fotografici. Le sue opere sono state esposte in varie mostre collettive e personali in Italia e all’estero, ospitate in prestigiose istituzioni, musei e collezioni private, come il Museo della Città di Rimini, l’Istituto Italiano di Cultura a Barcellona, il MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna e la Collezione Maramotti di Reggio Emilia.

Giuliano Cardellini

Giuliano Cardellini è nato a Rimini e oggi vive a Morciano di Romagna.
Cardellini, già dalla più giovane età, ha dimostrato interesse per ogni tipo di forma artistica. Oggi è avvocato, fotografo, poeta e artista. Il suo stile è totalmente personale, realizza opere pittoriche utilizzando varie tecniche, installazioni e quelle che l’artista stesso definisce “pitto-sculture”.
Attraverso i propri lavori Cardellini vuole porre l’attenzione dell’osservatore su problematiche attuali e si prefigge l’obbiettivo di fornire un punto di vista altro riguardo la realtà che circonda ognuno di noi. Le opere devono essere come una scossa elettrica per chi le guarda, devono innescare riflessioni e far sì che l’osservatore apra gli occhi staccando le proprie idee dalla serialità che domina la vita moderna.
Ha partecipato a numerose mostre personali e collettive in gallerie private e in istituzioni pubbliche. Le sue installazioni sono state esposte sul Canal Grande a Venezia, ad Ecomondo Rimini, a Spoleto, a Fiorenzuola di Focara ed in altre città italiane.

Marco Vaccaro

Marco Vaccaro è nato a Vicenza e si è formato presso l’Accademia Cignaroli di Verona. Fin da piccolo la famiglia di Vaccaro lo fa vivere immerso nell’arte e proprio grazie a questa oggi la disciplina artistica è diventata la sua professione.
Marco Vaccaro realizza opere pittoriche figurative, caratterizzate da un’atmosfera eterea e sacrale. Predilige i soggetti sacri e li interpreta secondo una visione moderna. Una pala d’altare realizzata dall’artista è esposta nella Chiesa Parrocchiale di Tavernelle a Vicenza; inoltre, un dipinto, che presenta come soggetto L’Annunciazione, si trova nel Santuario di San Leopoldo a Padova.
Realizza anche una serie di opere con soggetto automobili d’epoca, interpretate personalmente dall’artista alle quali attribuisce un significato simbolico che va oltre l’apparenza.
Marco Vaccaro ha partecipato a varie fiere d’arte e mostre personali e collettive in istituzioni e in gallerie private italiane.

Juliana Del Burgo

Juliana Del Burgo è nata nel 1993 a Cascais, in Portogallo. Ha studiato presso l’Università di Belle Arti di Lisbona ed è stata apprendista dell’artista russo Vladimir Volegov per due anni.
Già da piccolissima, grazie alla nonna artista, ha vissuto a stretto contatto con l’arte e oggi per lei è diventata un bisogno per raggiungere il benessere psicofisico. Il fare arte è una terapia per affrontare e superare i propri ostacoli, le proprie paure e i propri mostri interiori.
Juliana Del Burgo ha partecipato a numerose esposizioni collettive in tutto il mondo e collabora con importanti gallerie d’arte private come la Sconci Gallery di Dubai e la Boardz Gallery di Tel Aviv.

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