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Locandina della mostra di Luigi Ghirri

Luigi Ghirri – Blu infinito

12 luglio – 21 settembre

MARV Gradara,
luglio – agosto da giovedì a domenica 18.00 – 23.00
settembre da giovedì a domenica 15.00 – 19.00
(biglietto € 5.00)

L’occasione espositiva della mostra Luigi Ghirri. Blu infinito. In viaggio con Gianni Celati e Giacomo Leopardi, ospitata negli spazi del museo MARV di Gradara, è eccezionale: per la prima volta vengono presentate al pubblico 84 fotografie inedite di Luigi Ghirri, accompagnate dai film originali e da una serie di pagine manoscritte di Gianni Celati, elaborate durante i sopralluoghi, la preparazione e la lavorazione del film Strada Provinciale delle Anime (1991). I materiali, rimasti finora nella disponibilità della casa di produzione Pierrot e la Rosa, documentano l’ultima fase della fotografia analogica a colori di Ghirri, coincidente con l’ultima stagione della sua produzione artistica, poco prima della scomparsa prematura nel 1992.

Si tratta della prima occasione in cui lo sguardo del fotografo si posa con insistenza su figure umane, alcune ritratte frontalmente e persino in posa, con il paesaggio familiare del delta del Po come sfondo. Sono ritratti, individuali e di gruppo, di amici, scrittori, docenti e studenti dei corsi di fotografia, raccolti per accompagnare alcuni anziani parenti di Gianni Celati in un viaggio in corriera da Ferrara fino al mare. Un percorso durato tre giorni, attraverso luoghi simbolici di una discreta epica del quotidiano, per offrire a queste persone, per la prima volta, la visione del mare.
La mostra di Gradara introduce una prospettiva inedita e profondamente legata al territorio marchigiano: l’esplorazione del legame tra la fotografia di Luigi Ghirri e la poetica di Giacomo Leopardi. Un confronto mai affrontato prima in ambito espositivo, che trova le sue radici nei recenti studi critici – in particolare quelli di Corrado Benigni – che hanno messo in luce le profonde affinità tra la visione del fotografo emiliano e l’immaginario leopardiano. Le immagini di Ghirri possono essere interpretate come una trasposizione visiva dell’Infinito: attraverso l’obiettivo, egli indaga la soglia tra il visibile e l’ignoto, tra il vicino e il lontano, tra il finito e l’illimitato. Così come la siepe leopardiana rappresenta il confine oltre il quale si apre l’immaginazione, la ringhiera e il cannocchiale ricorrenti nelle fotografie di Ghirri evocano quel medesimo passaggio tra il mondo tangibile e l’orizzonte sconfinato.

Per Leopardi, l’atto del vedere si carica di senso, si fa meditazione e conoscenza: una concezione che risuona nella poetica di Ghirri e di altri fotografi italiani come Mario Giacomelli e Guido Guidi. La fotografia, in questo contesto, si rivela come linguaggio poetico e filosofico, capace di trasformare la realtà in un’esperienza percettiva nuova. Il dialogo tra parola e immagine, tra esperienza sensibile e riflessione interiore, è il fulcro della loro ricerca comune, disegnando una visione del mondo sospesa tra contemplazione e creazione.
Questa sintesi poetica trova la sua più intensa espressione in una sequenza notturna del film Strada Provinciale delle Anime. Durante una sosta notturna in un’aia lungo gli argini del Po, la camera indugia su una finestra illuminata, mentre il frinire dei grilli accompagna il silenzio. Improvvisamente una voce recita il Canto notturno di un pastore errante dell’Asia: “Che fai tu, luna, in ciel? dimmi, che fai, Silenziosa luna?”. Le immagini si alternano tra paesaggi crepuscolari e un cortile silenzioso, dove Alberto Sironi e Gianni Celati siedono sotto una luce d’argento, evocando un’atmosfera sospesa tra realtà e visione.
La mostra, curata da Luca Baroni, è prodotta dal Comune di Gradara, dalla Rete Museale Marche Nord e dal Museo MARV di Gradara, in collaborazione con il Comune di Apecchio e il Festival Tank • Immagine Analogica. 

Opere Luigi Ghirri
Opera Luigi Ghirri
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MARV Gradara

via Umberto I 9
Gradara PU
61012

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